Autismo: un approccio osteopatico
L’osteopatia rappresenta un valido supporto all’interno di un percorso di cura per alcune persone nello spettro autistico. Il suo obiettivo principale è favorire la normalizzazione delle strutture somatiche, migliorando l’equilibrio corporeo e facilitando il benessere generale su diversi livelli: motorio, biologico, neuronale, ormonale, emotivo e sociale.
Uno degli aspetti centrali su cui l’osteopatia può intervenire è la modulazione sensoriale. Molte persone autistiche sperimentano un’ipersensibilità o un’iposensibilità agli stimoli esterni, che può influenzare la loro capacità di relazionarsi con l’ambiente circostante. Attraverso tecniche manuali specifiche, l’osteopatia aiuta a riequilibrare il sistema nervoso, migliorando la percezione e l’integrazione degli stimoli sensoriali.
L’integrazione delle diverse terapie è fondamentale nel percorso di supporto all’autismo. L’osteopatia lavora in sinergia con discipline come la psicoterapia, la neuropsicomotricità e la logopedia, facilitando il loro lavoro. Ad esempio, il trattamento osteopatico sulle tensioni neuromuscolari può favorire la motricità fine e globale, agevolando i progressi nei percorsi di neuropsicomotricità e logopedia.
Un altro aspetto rilevante riguarda le stereotipie motorie, spesso presenti nelle persone autistiche. Questi movimenti ripetitivi possono avere un’origine legata a disfunzioni della coordinazione motoria. Attraverso tecniche osteopatiche mirate, è possibile migliorare la funzionalità neuromuscolare, favorendo una maggiore coordinazione e riducendo eventuali rigidità o disfunzioni del movimento.
L’osteopatia, quindi, non si propone come un trattamento sostitutivo, ma come un valido strumento complementare in un approccio multidisciplinare. L’obiettivo è offrire un supporto concreto che possa contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone nello spettro autistico, favorendo un equilibrio corporeo che si riflette positivamente su molteplici aspetti della loro quotidianità.
Con piacere ho partecipato ad un corso post graduate con il prof. Dott. Alessandro Laurenti (DO) il quale dal 2005 collabora con l’IDO Istituto di Ortofonologia di Roma nell’equipe del Progetto Tartaruga diretto dalla Dott.ssa Di Renzo per la valutazione ed il trattamento dei bambini con spettro dell’autismo.